Casa secolare delle zitelle è il nome della prima fondazione della casa Maria al tempio.
E’ è una istituzione ben radicata nel territorio udinese. Il primo nucleo di donne, dedicate all’educazione delle giovani, si è incontrato in un piccolo locale ‘chiamato stanza del primo fuoco, il 21 gennaio 1495.
Due nobildonne, Flavia Frangipane e Anna Mels misero a disposizione i loro averi per assicurare un futuro a ragazze che potevano essere o ‘maritate o monacate’.
Nella loro casa veniva assicurata l’educazione e l’istruzione, che non veniva data né dallo Stato, né tantomeno dalle famiglie.
Nel 1608 scrissero il primo Statuto approvato dal Patriarca di Aquileia. Era una forma giuridica laicale riconosciuta.
Lungo i secoli l’Istituzione fu governata da nobildonne prima e poi da popolane, che via via si erano associate come maestre dando la vita all’educazione.
Durante l’impero napoleonico poté sottrarsi all’incameramento dei beni grazie alla sua natura ‘laica’, cioè le proprietarie erano signore, non religiose.
Nel 1861, con l’avvento del Regno d’Italia, l’Ente divenne IPAB, cioè Ente assistenziale riconosciuto e per più di un secolo ebbe tale forma giuridica assistendo ragazzi e ragazze povere e bisognose soprattutto durante i conflitti bellici.
Storia
La Storia
Nel 1930 le maestre, che vivevano in comunità come religiose furono invitate a divenire una congregazione di diritto diocesano, che prese il nome di Suore della Presentazione di Maria al Tempio.
La mission della casa continuò a essere quella di sempre: l’ospitalità e l’educazione delle ragazze che, proveniente da varie parti del Friuli frequentavano la scuola superiore.
Nel 1970 circa fu aperta la scuola dell’Infanzia e nel 1976, dopo il terremoto, questa ebbe una nuova sede. Nel frattempo le mutate condizioni sociali ridussero le ‘educande’, si aprì un doposcuola per le elementari. Dal 1980 le suore della Presentazione di Maria si ridussero di numero e cercarono come salvaguardare l’opera unendosi a Istituti simili, ma la ricerca fu vana.
Con il 1990 le IPAB furono soppresse e allora, l’Amministrazione trasformò l’Ente in Fondazione, guidata da una Presidente e coadiuvata da un consiglio di amministrazione e dal cosiddetto ‘collegio di casa’ composto da suore e laiche
Dal 2005 circa ripetutamente si chiese all’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (salesiane di don Bosco) di farsi carico dell’Opera di cui condivide la mission.
Le riserve erano molte, non ultima il processo di ristrutturazione e la necessità di riorganizzare le presneze.
Tuttavia, nell’agosto del 2007 le prime due FMA arrivarono a Udine.
Il Consiglio ispettoriale si era riservato ancora un anno di verifica.
Ma ormai la nostra presenza era quasi ‘un pegno’.
Occorreva ripensare lo stile di vita della comunità. Non c’era nessuna parte della casa separata, tutto era in comune con le giovani.
L’edificio richiedeva urgenti interventi e anche lla finalità di fare della casa un centro culturale per universitarie era abbastanza lontano.
Il 24 agosto 2008 la comunità fu costituita e la vita cominciò a trovare un ritmo.
Nel 2009, dopo l’approvazione del nuovo Statuto, la Presidente della Fondazione fu una FMA, coadiuvata dal colelgio di casa con la presenza di alcune laiche e dal Consiglio di Amministrazione.